Confusione e arbitrarietà dei Comuni sulla propria compartecipazione alla quota sociale per le rette dei pazienti ricoverati nelle cliniche RSSA.

 

Confusione e arbitrarietà dei Comuni sulla propria compartecipazione alla quota sociale per le rette dei pazienti ricoverati nelle cliniche RSSA.



Oggi voglio argomentare su una annosa questione che interessa numerose famiglie in tutta Italia, le quali, per vari motivi, ritrovandosi un proprio caro ricoverato in una clinica RSSA, assai di frequente, rispetto alla retta mensile da pagare (alla RSSA), incontrano un rifiuto, da parte del loro Comune di appartenenza, nei riguardi della compartecipazione alla quota sociale, la quale, ove vi siano i requisiti ISEE, per legge, invece, spetterebbe loro.

Insomma, frequentemente queste famiglie vengono -pur avendone i requisiti ISEE- costrette a pagare per intero la quota sociale (ovvero, il 50% dell’intera retta mensile delle RSSA, in quanto l’altro 50% -quota assistenziale- viene pagata dalla ASL di appartenenza), quando la legge, su precisi requisiti ISEE, dispone, invece, diversamente...

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Stefano Ligorio.

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